Il MATT, con la pubblicazione delle note ministeriali 11719 del 25 settembre 2015 e 11845 del 28 settembre 2015, ha confermato la piena applicazione nel nostro ordinamento giuridico del Regolamento (UE) n. 1357/2014 e della Decisione 955/2014/UE, recanti disposizioni in materia di classificazione di rifiuti.
l 5 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs n. 27 del 15 febbraio 2015 che vieta a decorrere dal 1 gennaio 2017 la circolazione delle pile al cadmio contenute negli apparecchi wireless, interrompendo la deroga prevista dal D. Lgs n. 188/2008.
Nuovi aggiornamenti legislativi emanati dall'Unione Europea per campionamenti, monitoraggi, analisi e limiti di legge degli PFAS negli alimenti, restrizioni sempre più severe e aumento della sensibilizzazione dell'opinione pubblica
Il Reg. (UE) n. 2016/217 del 16 febbraio 2016 recante modifica della voce 23, Cadmio dell’allegato XVII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) ha stabilito nuovi limiti in materia di circolazione di pitture al cadmio.
A partire dal 1° giugno 2015 sarà obbligatorio attenersi alle disposizioni del Regolamento (UE) n.1357 del 18/12/2014 che, sostituendo l’allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, elimina i codici H che allo stato attuale identificano le caratteristiche di pericolo dei rifiuti e introduce i nuovi codici HP relazionati con i codici di indicazione di pericolo risultanti dal regolamento CLP relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele (regolamento CE n. 1272/2008).
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 99 del 30 aprile 2014 il Decreto Ministeriale n. 126 del 24 aprile 2014 “Disciplina delle modalità di applicazione a regime del SISTRI del trasporto intermodale nonché specificazione delle categorie di soggetti obbligati ad aderire, ex articolo 188-ter, comma 1 e 3 del decreto legislativo n. 152 del 2006
Il nostro laboratorio, attraverso protocolli di cleaning validation, offre la possibilità di verificare l’efficacia di processi di pulizia e sanificazione attraverso la ricerca dell’eventuale presenza di microorganismi e agenti patogeni sulle superfici trattate e nell’aria.