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STOP A TPO E DMTA NEI COSMETICI: l'UE rafforza la tutela dei consumatori

Dal 1° settembre 2025, è entrato in vigore il divieto di utilizzo del TPO e della DMTA nei prodotti cosmetici, in particolare per unghie. Un ulteriore passo dell’UE verso una cosmetica più sicura e regolamentata.

Il settore cosmetico europeo continua il suo percorso verso una maggiore sicurezza per i consumatori. Infatti, dal 1° settembre 2025 è entrato in vigore il divieto di utilizzo di due sostanze chimiche fino ad oggi impiegate nei prodotti cosmetici professionali per unghie: il Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide (TPO) e la Dimethyltolylamine (DMTA).

Cos’è il TPO e perché è stato vietato?

Il TPO (CAS 75980-60-8) è un fotoiniziatore utilizzato in gel UV e smalti semipermanenti per garantire una polimerizzazione rapida e completa sotto la luce LED/UV. Era già presente nell’allegato III del Regolamento cosmetici (CE) n. 1223/2009 con un limite massimo del 5%, ora è stato soggetto di approfondimento da parte dell’ECHA (Agenzia europea per le sostanze chimiche).

Gli studi hanno evidenziato potenziali rischi per la salute, in particolare interferenze endocrine e sospetta cancerogenicità, portando alla classificazione del TPO come CMR 1B (sostanza presunta tossica per la riproduzione umana).

Il processo normativo ha portato all’adozione di misure rapide e coerenti:

·       Il Regolamento Delegato (UE) 2024/197, pubblicato il 5 gennaio 2024 ha aggiornato la classificazione della sostanza;

·       Il successivo Regolamento (UE) 2025/877, pubblicato il 12 maggio 2025, ha formalizzato il divieto di utilizzo del TPO in cosmetici, inserendolo nell’Allegato II (sostanze vietate) del Regolamento 1223/2009.

 

Attenzione: il TPO-L (Ethyl(2,4,6-trimethylbenzoyl)phenylphosphinate, CAS 84434-11-7) non è vietato e può continuare ad essere utilizzato.

 

Il caso DMTA: un catalizzatore sotto accusa

La Dimethyltolylamine (CAS 99-97-8) veniva utilizzata come catalizzatore per accelerare la polimerizzazione e migliorare l’adesione nei trattamenti per unghie. Anche questa sostanza è stata classificata come CMR 1B, con effetti cancerogeni e tossici per la riproduzione, portando al suo divieto d’uso in tutti i cosmetici dal 1° settembre 2025. L’esposizione a lungo termine al DMTA può essere particolarmente rischiosa per gli operatori del settore estetico, che maneggiano quotidianamente grandi quantità di prodotto.

 

Cosa cambia per le l’industria cosmetica?

·       Riformulare i prodotti interessati;

·       Aggiornare etichette e schede di sicurezza;

·       Eliminare le scorte contenenti TPO e DMTA.

 

Non è previsto alcun periodo di transizione o smaltimento: i prodotti non conformi sono fuori legge dal 1° settembre 2025.

Le alternative disponibili

Fortunatamente, l’innovazione scientifica ha già fornito alternative più sicure:

  • Per il TPO:
    • BAPO (Bis-(2,4,6-trimethylbenzoyl)phenylphosphine oxide), molto efficace con luce LED;
    • TPO-L, già citato, apprezzato per la sua stabilità e assenza di ingiallimento.
  • Per il DMTA:
    • Non esistono sostituti con le medesime caratteristiche tecniche, ma si segnala la 4-tolyl dietanolammina (CAS 3077-12-1), già utilizzata in odontoiatria come catalizzatore alternativo.

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