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Modellazione della dispersione di inquinanti e odori in atmosfera: Consulenza Tecnica del Gruppo Bucciarelli per Imprese e Enti

Il Gruppo Bucciarelli è in grado di elaborare modelli di simulazione di dispersione degli inquinanti e degli odori in atmosfera attraverso l’applicazione del modello lagrangiano CALPUFF e di un software innovativo che permettono di elaborare simulazioni rappresentative delle distribuzioni spazio-temporali di tutto ciò che viene emesso in atmosfera.

I modelli di simulazione della dispersione degli inquinanti atmosferici e degli odori rappresentano strumenti scientifici avanzati per valutare l'impatto ambientale delle emissioni prodotte da fonti naturali o antropiche, simulando il trasporto, la diffusione, la trasformazione chimica e la ricaduta al suolo degli inquinanti emessi in atmosfera.

Questi modelli sono fondamentali per monitorare la qualità dell'aria, prevedere scenari futuri e supportare le decisioni nelle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) e nelle Autorizzazione Uniche Ambientali (AUA).

Tipologie di modelli di dispersione atmosferica

A seconda del livello di dettaglio e della scala spaziale-temporale, si distinguono diverse categorie di modelli di dispersione:

  • Modelli gaussiani: utilizzati per simulazioni semplici a scala locale e condizioni stazionarie.
  • Modelli euleriani: basati su una griglia tridimensionale, risolvono le equazioni di bilancio di massa per ogni inquinante.
  • Modelli lagrangiani: seguono il movimento di “pacchetti” di aria (puff o particelle) nel tempo, utili per scenari complessi e dinamici.

CALPUFF: il modello scelto dal Gruppo Bucciarelli

Il team tecnico del Gruppo Bucciarelli adotta il modello CALPUFF, un sistema di simulazione lagrangiano non stazionario multisorgente, sviluppato da Earth Tech Inc. per conto del California Air Resources Board (CARB) e dell'EPA.

CALPUFF permette di simulare in modo dettagliato la dispersione di inquinanti atmosferici e odori, valutando l’impatto a livello dei recettori sensibili (scuole, ospedali, abitazioni, ecc.). Il modello utilizza una sequenza continua di puff per rappresentare l’evoluzione delle emissioni nel tempo, in relazione a variabili meteorologiche e orografiche.

Dati richiesti per la modellazione della qualità dell’aria

Per ottenere risultati realistici, il modello necessita di numerosi dati di input, tra cui:

  • Dati meteorologici in superficie e in quota,
  • Dati topografici/orografici del territorio,
  • Caratteristiche delle sorgenti emissive (tipologia di inquinante, altezza di emissione, frequenza, ecc.).

L'elaborazione di questi dati garantisce una simulazione fedele della distribuzione spazio-temporale degli inquinanti e degli odori.

Output della simulazione: mappe e parametri normativi

I risultati della simulazione vengono elaborati tramite un post-processore, che permette di generare:

  • Mappe di concentrazione degli inquinanti,
  • Curve di isolivello per l’impatto degli odori,
  • Calcolo di valori medi, massimi e percentili,
  • Verifica dei limiti normativi.

Ad esempio, i risultati delle simulazioni possono essere confrontati con:

  • Il D.Lgs. 155/2010, per il particolato PM10 (limite giornaliero: 50 µg/m³ da non superare più di 35 volte/anno; limite annuale: 40 µg/m³),
  • Il Decreto MASE n.309/2023, per gli odori, che stabilisce limiti in ouE/m³ a seconda della tipologia di recettore.

Perché è importante modellare la dispersione degli inquinanti

La modellazione della dispersione atmosferica è uno strumento chiave per:

  • Valutare i rischi per la salute umana,
  • Sostenere i procedimenti autorizzativi ambientali,
  • Migliorare le strategie di mitigazione delle emissioni,
  • Comunicare con trasparenza l’impatto ambientale di attività produttive.

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