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Rischio chimico negli ambienti di lavoro

La valutazione del rischio chimico negli ambienti di lavoro richiede un aggiornamento ogni qualvolta avvengono modifiche sostanziali di tipologia/modalità di utilizzo dei prodotti chimici durante il ciclo lavorativo.

21/02/2023

Il monitoraggio della concentrazione aerodispersa degli agenti chimici potenzialmente presenti nell’ambiente di lavoro viene eseguito nel rispetto della norma UNI EN 689:2019 “Esposizione nei luoghi di lavoro - Misurazione dell'esposizione per inalazione agli agenti chimici - Strategia per la verifica della conformità coi valori limite di esposizione occupazionale”.

Fondamentale è partire da uno studio preliminare delle fasi di lavorazione, dei reparti, delle tipologie di attività svolte e delle “schede di sicurezza” relative alle materie prime utilizzate, per andare ad individuare i parametri e le famiglie di inquinanti che possano essere potenzialmente presenti nell’ambiente lavorativo e definire un piano di campionamento che porti a risultati attendibili e rappresentativi (posizionamento dei dispositivi di misura, durata dei campionamenti, etc.) per una corretta valutazione dell’esposizione.

Per i valori limite di esposizione si fa riferimento in primo luogo agli allegati XXXVIII e XLIII del D.Lgs. n.81/2008, ma, dal momento che tali allegati prevedono limiti di esposizione soltanto per un numero limitato di sostanze, per poter eseguire una valutazione del rischio per le sostanze non specificate nel D.Lgs. n. 81/2008, si fa riferimento ad altri documenti quali, ad esempio, il volume “Threshold Limit Values and Biological Exposure Indices” pubblicato dall’A.C.G.I.H. (American Conference of Governmental Industrial Hygienists), aggiornati periodicamente.

Per i valori limite di soglia, superati i quali si può presumere un potenziale rischio di esposizione per il lavoratore, si distingue:

-       TLV-TWA, come concentrazione media ponderata nel tempo, considerando tempistiche lavorative convenzionali (8 ore/giorno, 40 ore/settimana), che non determini effetti negativi sulla salute del lavoratore;

-       TLV-STEL, come concentrazione limite per brevi tempi di esposizione (al massimo 15 minuti per 4 volte al giorno, distanziate almeno da 60 minuti) senza determinare irritazioni, effetti tossici, alterazioni, etc. a discapito del lavoratore;

-       TLC-C, come concentrazione di “tetto” massima, che non deve mai essere superata.

Il team di tecnici e consulenti del Gruppo Bucciarelli offre supporto alle aziende che necessitano di verifiche e chiarimenti in ambito di Sicurezza sul Lavoro, eseguendo campionamenti, analisi di laboratorio, elaborazione dati e redazione di report e rapporti di prova. 

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