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Sai quanti rifiuti hai prodotto nel 2021?

È stato pubblicato il nuovo Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA dedicato all’anno 2021: ogni cittadino italiano produce, di media, ben 502 kg di rifiuti all’anno!

Il Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA – Edizione 2022 rivela come, nel 2021, ci sia stato un aumento della produzione nazionale di rifiuti urbani del 2,3% (29,6 milioni di tonnellate) e del 2,8% nei comuni con più di 200 mila abitanti, quasi sicuramente attribuibile alla ripresa del turismo e del pendolarismo post-pandemia. Tale crescita risulta, comunque, inferiore a quella del PIL (6,7%) e dei consumi delle famiglie (5,3%).

A livello pro capite, ogni cittadino italiano produce 502 kg di rifiuti all’anno di media: i valori maggiori si registrano in Emilia-Romagna (641 kg), mentre i più bassi sono in Basilicata e Molise (rispettivamente 358 e 386 kg). Il costo medio nazionale annuo pro capite di gestione dei rifiuti urbani è pari a 194,5€/abitante, corrispondente a circa 9€/abitante in più rispetto al 2020.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata, la media nazionale si attesta sul 64% (obiettivo target 65%), pari a circa 19 milioni di tonnellate; i risultati migliori vengono registrati in nove regioni, capitanate da Veneto e Sardegna.

La frazione organica è la più raccolta, pari circa al 39% della quota differenziata, derivante principalmente da cucine e mense, manutenzione giardini e parchi, compostaggio domestico e mercati (in ordine decrescente). Carta e cartone si attestano sul 19,1%, il vetro raggiunge l’11,9% e la plastica (soprattutto imballaggi) l’8,8%.

Il recupero complessivo degli imballaggi in Italia è dell’82,6% dell’immesso al consumo, in leggero calo rispetto al 2020. Quello degli imballaggi è uno dei principali flussi monitorati: è stato difatti interessato dallo sviluppo di nuove metodologie di calcolo, uniformi a livello europeo, grazie alle quali è stato confermato che gli obiettivi previsti per il 2025 sono già stati raggiunti per tutti gli imballaggi, tranne che per la plastica. Di conseguenza, sono state sviluppate linee di azione riguardanti nuove tecnologie di trattamento, soprattutto dedicate ai processi meccanici e chimici, come i fondi dedicati ad appositi “Plastic Hubs” presentati nell’attuale PNRR.

Il 50% dei rifiuti differenziati va ad impianti che effettuano recupero di materia. Il riciclaggio dei rifiuti urbani è pari al 48%, a fronte di un obiettivo del 55% da raggiungere nel 2025, del 60% nel 2030 e del 65% nel 2035.

I rifiuti urbani smaltiti in discarica corrispondono al 19% del totale (5,6 milioni di tonnellate), in diminuzione rispetto al 2020 (-3,4%), mentre il 18,3% (5,4 milioni di tonnellate) viene incenerito, percentuale in aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente.

 

Tutti i dati nel dettaglio, sono consultabili e scaricabili dal Rapporto pubblicato online sul sito dell’Ispra, www.isprambiente.gov.it, e dal sito del Catasto Nazionale dei Rifiuti, http://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it/

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